La famosa zappa sui piedi.
Ce la diamo in tanti modi e non solo in un contesto lavorativo: quel progetto che volevamo presentare al nostro capo, la casa che volevamo acquistare, la storia d’amore che volevamo durasse per sempre.
In termini tecnici, lo possiamo definire come quell’ insieme di azioni che mettiamo in atto più o meno consapevolmente e che ostacolano il raggiungimento dei nostri obiettivi a lungo termine.
Quante volte abbiamo pensato che i primi a bloccare la strada che porta al raggiungimento dei nostri obiettivi fossimo proprio noi? E perché nonostante una certa consapevolezza non riusciamo a smettere?
Alla radice dei nostri comportamenti autosabotanti si insinua la PAURA.
La paura di non riuscire, direte voi. Eppure esiste una paura ben più subdola e paradossale, una paura che a volte ci impedisce di raggiungere il successo:
La nostra paura più profonda non è quella di essere inadeguati. La nostra paura più profonda è di essere più potenti al di là di ogni limite. La nostra luce, non il buio che è in noi è ciò che ci spaventa di più.
M. Williamson
Per scoprire come riconoscere l’ autosabotaggio e metterti in gioco con un esercizio, puoi guardare il mio video su youtube CLICCANDO QUI